Come rendere più duro il materasso

È possibile rendere il materasso più rigido senza doverlo per forza sostituire? Questa è, con buona probabilità, la domanda che la maggior parte di noi si è posto trovandosi alle prese con un materasso ormai vecchio o comunque un supporto divenuto col tempo troppo morbido.

Materasso troppo duro

Tra i maggiori responsabili dell’insorgere di fastidiosi dolori lombari e di posture non corrette assunte durante la notte, c’è la mancanza di un’adeguata rigidità. Un problema che potrebbe essere causato da un acquisto poco azzeccato per le proprie caratteristiche fisiche e abitudini di riposo, ma il più delle volte è la conseguenza di un supporto cedevole che ha perso parte delle sue iniziali qualità o che non ha ancora avuto un “buon rodaggio”.

Scopo di quest’articolo e scoprire qualche semplice soluzione fai da te per rendere più rigido il materasso e riacquisire il comfort necessario per dormire sonni tranquilli e svegliarsi la mattina senza dolori alla schiena.

Perché la rigidità è così importante?

Quanto deve essere duro il materasso per riposare bene?

Innanzitutto è opportuno premettere che scegliere un materasso più o meno duro è sempre una questione di gusti personali e altri innumerevoli fattori. Ciò nonostante, un materasso per assicurare un’adeguata comodità non può risultare eccessivamente morbido.

Riposare sopra un supporto con giusto grado di rigidità significa mantenere correttamente allineata la colonna vertebrale e ciò rappresenta un punto fondamentale per evitare pericolose incurvature e irrigidire la muscolatura. Inoltre, un materasso duro evita al corpo di sprofondare (soprattutto per persone pesanti), favorendo i movimenti notturni e alleviando la sensazione di caldo durante l’estate o in presenza di eccessiva sudorazione.

In generale possiamo dire che un materasso troppo rigido può dare la sensazione di una certa scomodità ma mantiene allineati bacino, spalle e testa. Viceversa, un supporto eccessivamente morbido può regalare un’iniziale gradevole accoglienza ma col tempo provoca danni alla schiena affossando il corpo.

Consigli per incrementare la rigidità del materasso

 

Se ad esempio acquistiamo un materasso in memory foam e dopo alcuni mesi ci rendiamo conto che è troppo morbido, purtroppo c’è ben poco da fare se non mettere ancora mano al portafoglio. Semmai suggerisco di affidarsi ad aziende che offrono un periodo di prova (solitamente 100 giorni), in modo da poter testare il supporto e nel caso restituirlo gratuitamente se non risultasse confortevole.

I metodi fai da te per incrementare la rigidità riguardano materassi ormai vecchi che, dopo anni di continuo utilizzo, hanno perso parte delle loro caratteristiche e reso il supporto troppo cedevole. Anche in tali situazioni la soluzione migliore è, senza dubbio, acquistare un nuovo prodotto.

Tuttavia, ci sono alcuni semplici accorgimenti che possiamo adottare per migliorare la rigidità ed allungare la vita del materasso, magari di qualche anno, mantenendo una buona qualità del sonno.

Capovolgere o ruotare il materasso

Ogni quanto tempo girare il materasso

Capovolgere periodicamente il lato di utilizzo nonché ruotare di 180 gradi il materasso invertendo zona testa con quella piedi, rappresentano efficaci metodi per mantenere un supporto rigido. Il motivo è poter sfruttare un lato o un’area sottoposta a minori sollecitazioni. Eseguendo spostamenti regolari riusciamo a meglio uniformare l’usura. A tal proposito bisogna però fare un’importante precisazione.

Non tutti i materassi possono essere ribaltati, ovvero presentano un solo lato di utilizzo. Questo dipende dal tipo di materiale e dalle tecnologie costruttive. Perciò è necessario capire se il proprio modello è adatto e nel dubbio chiedere informazioni al produttore / venditore.

Alcuni materassi sono progettati con lati di diversa durezza oppure con specifiche caratteristiche per l’impiego in estate o inverno. Modelli a molle sono solitamente ribaltabili così come i materassi in lattice. Prodotti in memory foam ben difficilmente hanno due lati comfort, essendo costruiti con più strati di diverse caratteristiche e posizionati con ordine preciso.

Tenere sotto controllo la temperatura della stanza

Questo suggerimento è valido solo per i materassi in memory foam e si basa sulle considerazioni fatte nel punto precedente. La schiuma viscoelastica è molto sensibile alla temperatura e sfrutta tale capacità per automodellarsi con il calore corporeo, così da seguire la morfologia dell’utilizzatore e assicurare una gradevole accoglienza.

Se la temperatura della camera da letto è molto alta, il supporto risulta più morbido del solito. Sensazione che va peggiorando una volta che ci corichiamo per l’effetto del calore trasmesso dal corpo.

Utilizzare un topper

Come scegliere un topper in memory foam

Di solito usare un topper è un sistema adottato per rendere più morbido e confortevole un supporto eccessivamente duro. Ciò nonostante, in commercio possiamo trovare topper in lattice o altri materiali in grado di incrementarne la rigidità.

A mio avviso, il topper attualmente più versatile è realizzato dall’azienda tedesca Emma, il suo topper è costituito da due lastre di memory foam con differenti caratteristiche. Il primo lato, costituito da memory ad alta densità aumenta la rigidità del vostro materasso, mentre girandolo, il secondo lato costituito da memory ad alta adattabilità ne aumenta la morbidezza.

Verificare la possibilità di sostituire gli strati usurati

È un’eventualità piuttosto remota ma in alcuni casi percorribile. In pratica alcuni produttori realizzano materassi con strato comfort removibile. Soprattutto in presenza di un modello costato molti soldi, vale sempre la pena informarsi presso il venditore o l’azienda produttrice per scoprire se la sostituzione degli strati più usurati è un intervento fattibile.

Controllare la rete a doghe

Rete a doghe per materasso

Spesso l’eccessiva morbidezza del supporto non è data dal deterioramento del materasso quanto dall’usura della base di appoggio. Una rete a doghe con il tempo perde la capacità di sostenere adeguatamente il materasso e il peso del corpo. Ciò compromette la funzionalità del supporto e costringe la persona ad assumere posture scomode e dannose per la schiena.

Infilare una lastra di compensato o altro tipo di legname tra base del letto e materasso è uno stratagemma spesso utilizzato per incrementare la rigidità. Una soluzione che può risultare efficace ma con alcune controindicazioni.

L’asse impedisce una corretta circolazione d’aria e ciò può favorire la proliferazione di acari, muffe e funghi, specialmente se l’ambiente è particolarmente umido. Non rappresenta un metodo indicato con materassi in memory foam. La schiuma viscoelastica tende a trattenere il calore all’interno e necessita di adeguato spazio sul fondo per un’efficace traspirazione.

Inserire un asse chiude tutte le aperture tra le doghe, accumulando il calore e facendo aumentare la sensazione di caldo. Oltretutto, il memory foam è un materiale termosensibile che si ammorbidisce con l’aumentare della temperatura, perciò inserendo un asse potremmo ottenere addirittura l’effetto contrario.