Ogni quanto tempo girare il materasso?

Per aumentare la durata di un materasso è necessario effettuare interventi di manutenzione ordinaria e tra questi rientra la rotazione periodica del materasso.

Ogni quanto tempo girare il materasso

Spesso sono operazioni compiute per sentito dire o perché era ciò che vedevamo fare ai nostri genitori o nonni alle prese con vecchi materassi a molle. In quest’articolo cercherò di spiegare quali sono le reali motivazioni per invertire lato di utilizzo o semplicemente ruotare il materasso di 180 gradi, nonché capire se rappresentano interventi sempre fattibili.

Perché ruotare o capovolgere il materasso?

Per prima cosa è bene precisare che non tutti i modelli possono essere capovolti. A tal proposito bisogna sempre far riferimento alle indicazioni del produttore o chiedere informazioni al venditore.

Molti materassi sono realizzati con un lato estivo e uno invernale da scegliere in base alla temperatura. Altri modelli, invece, presentano particolari strutture interne e prevedono un solo lato di utilizzo. Ad esempio, quasi tutti i materassi in memory foam di ultima generazione sono no flip, ovvero possiamo riposare unicamente da una parte.

Per la rotazione di 180 gradi il discorso è più semplice visto che, solitamente, non ci sono controindicazioni e la maggior parte dei modelli lo consentono. Tuttavia, suggerisco sempre di prestare attenzione, specialmente in presenza di materassi in memory foam.

Le continue innovazioni hanno portato alla creazione di schiume viscoelastiche con speciali conformazioni allo scopo di sostenere in modo differenziato testa e piedi. Di solito sono inserite etichette per evidenziare la presenza di due zone con diverse caratteristiche.

Al netto di tali considerazioni, il motivo per cui si capovolge e ruota il materasso è uniformare il consumo. Alternare i lati e invertire la zona testa con quella piedi permette di distribuire le sollecitazioni in egual misura su tutti gli strati di schiuma o molleggi.

Così facendo allunghiamo la vita del materasso e nel contempo beneficiamo di un supporto confortevole. Quest’ultimo è l’aspetto di maggior importanza poiché significa mantenere sempre un corretto allineamento della colonna vertebrale ed evitare l’insorgere di problemi alla schiena o dolori muscolari.

È meglio capovolgere o ruotare il materasso?

Non esiste una risposta a tale quesito poiché intervengono molteplici fattori. I più influenti riguardano la tipologia del materasso e materiali con cui è composto. Come ho già detto, ci sono modelli con un solo lato di utilizzo in cui l’unico modo per ottenere un consumo graduale è la rotazione.

Altri materassi, invece, potrebbero trovare beneficio da entrambi gli interventi. Ad ogni modo, per non sbagliare e compromettere il comfort, dobbiamo far riferimento alle istruzioni generalmente allegate. In caso di dubbi è sempre opportuno chiedere informazioni dove abbiamo acquistato il materasso prima di procedere.

Ogni quanto capovolgere e ruotare il materasso

Come per altri aspetti riguardanti i materassi, anche in questo caso non c’è una regola precisa. Laddove fosse consentito, di solito i produttori consigliano di ruotare o capovolgere il materasso ogni tre mesi o almeno una volta all’anno.

In linea di massima possiamo considerare che più il prodotto è di grande qualità e meno necessita di essere spostato per mantenere l’integrità del supporto. Viceversa, se il materasso appartiene ad una fascia molto economica, è probabile che frequenti capovolgimenti e rotazioni siano indispensabili per allungare la durata e mantenere un comfort soddisfacente.

Quale materasso capovolgere?

A prescindere dalle tecnologie costruttive e tipo di materiale, un materasso può essere ribaltato solo se presenta due lati di utilizzo indicati nelle specifiche tecniche, cosi come avviene spesso per i materassi a molle. Alcune aziende propongono modelli con un lato invernale ed uno estivo per garantire adeguata traspirabilità anche con alte temperature.

Altri marchi offrono materassi con lati di diversa rigidità da scegliere in base alle proprie esigenze. Nel caso non trovassimo chiare indicazioni sui lati di utilizzo, chiediamo sempre informazioni prima di capovolgere il materasso.

Di solito i modelli a molle presentano due lati di esercizio, quindi l’inversione assicura il vantaggio di mantenere un buon supporto nel tempo. Anche per materassi in lattice naturale, generalmente, i produttori consigliano la periodica rotazione sotto-sopra e testa-piedi.

I materassi in memory foam, nel 90% dei casi, non possono essere capovolti e spesso nemmeno ruotati. Il motivo sta nel tipo di progettazione che prevede l’unione di più strati dal basso verso l’alto, con differenti caratteristiche e ordine specifico al fine di assicurare un comfort ottimale.

Capovolgendo il materasso si andrebbe a stravolgere il funzionamento e compromettere l’adattabilità della schiuma viscoelastica. In questi prodotti è comunque facile capire quale sia il lato di servizio poiché presentano un rivestimento diverso sia nel colore e che nell’imbottitura. Già al tatto si percepisce una sensazione di morbidezza e maggiore accoglienza, inoltre viene applicata una specifica etichetta.

Come capovolgere o ruotare il materasso

Per modelli singoli l’operazione è piuttosto semplice e può essere fatta in assoluta autonomia senza problemi. In presenza di un materasso matrimoniale, soprattutto il ribaltamento potrebbe risultare piuttosto difficoltoso.

Di solito vengono inserite apposite maniglie sulla fascia laterale per facilitare sollevamento e trasporto. Comunque è un intervento che suggerisco di effettuare con l’aiuto di un’altra persona, in modo da procedere con la dovuta accortezza ed evitare danni e strappi alla schiena.