Sono sempre più numerose le persone che soffrono di allergie che interessano il tratto respiratorio causando tosse e starnuti frequenti, ma anche allergie da contatto che provocano irritazioni, arrossamenti e dermatiti.
Se tali sintomi si manifestato quando siete in camera da letto, con grande probabilità è giunto il momento di sostituire il vecchio materasso con un modello anallergico, o in caso di scarsità di budget provvedere a una buona igienizzazione. Vediamo di capire come effettuare una scelta che soddisfi le nostre esigenze.
Qual è il materasso migliore contro le allergie?
Ogni tipologia di materasso ha specifiche caratteristiche che lo rendono una scelta indicata per determinate necessità. Per quanto riguarda la capacità di proteggere dagli allergeni, le soluzioni più efficaci sono prodotti in memory foam e lattice naturale.
Gli acari, fondamentalmente, si sviluppano ovunque trovano nutrimento ovvero dove si annida la polvere. I suddetti materassi hanno particolari strutture che favoriscono la circolazione interna dell’aria e pertanto impediscono accumuli di polvere e la proliferazione degli acari.
Lattice
Se la vostra allergia è legata a sostanze chimiche di sintesi l’acquisto di un materasso in lattice 100% naturale mette al riparo da qualsiasi rischio, essendo composto solo da acqua e dal materiale estratto dall’albero della gomma (Hevea brasiliensis). Ovviamente questo discorso è valido a patto che non siate allergici proprio al lattice!
Memory foam
La schiuma viscoelastica è composta da un mix di poliuretano espanso e altre sostanze chimiche aggiunte per assicurare un adeguato livello di densità e viscosità. I materassi in memory foam risultano indicati per chi soffre di allergie da acari o desidera prevenire tali disturbi. I motivi sono la composizione chimica e la struttura del materiale che ostacolano la riproduzione dei microorganismi.
Molle insacchettate
In generale non è una scelta indicata per chi soffre di allergie respiratorie. Il motivo è la struttura interna con molti spazi che favorisce l’accumulo di polvere e la dispersione a seguito di movimenti durante il sonno. Tuttavia, tale caratteristica costruttiva assicura anche un’elevata traspirazione e una rapida dissipazione dell’umidità che contrasta la proliferazione degli acari.
Se proprio non possiamo fare a meno di dormire su tale tipologia di sostegno, è opportuno acquistare un materasso a molle indipendenti insacchettate che limita i movimenti del materasso e dotato di rivestimento in tessuto anallergico.
L’importanza del rivestimento
Per non vanificare o compromettere le proprietà anallergiche del materiale con cui è composto il materasso, dobbiamo prestare molta attenzione al rivestimento che è l’ambiente preferito dagli acari per proliferare, ancor di più degli strati interni perché è più ricco di ossigeno.
Controlliamo sempre la tipologia di tessuto che dev’essere antiacaro, anallergico e possibilmente trattato con sostanze antibatteriche naturali come, ad esempio, l’argento.
Altro fattore di grande rilevanza è la possibilità di rimuovere il rivestimento per il lavaggio. In tal senso è importante leggere l’etichetta per capire se possiamo effettuare un lavaggio a 60°C, vale a dire la temperatura necessaria per uccidere batteri e acari.
Suggerimenti per ridurre l’insorgenza di allergie
Abbiamo visto come per evitare problemi allergici sia fondamentale scegliere un materasso realizzato con determinati materiali e dotato di un rivestimento con specifiche qualità.
In aggiunta ci sono una serie di accorgimenti che limitano ulteriormente l’insorgenza di allergie respiratorie o da contatto. A tal proposito ecco una lista di utili consigli:
- Scegliere biancheria da letto realizzata con tessuti antiacaro. Non dobbiamo mai dimenticare che gli acari prediligono le fibre naturali, pertanto evitiamo coperte in lana e piumoni in piume d’oca o materiali simili;
- Controllare con attenzione il cuscino che deve avere le medesime qualità anallergiche del materasso sia per la composizione del materiale che tessuto della fodera;
- Mantenere un basso valore di umidità in camera da letto. Gli acari prolificano più facilmente in ambienti molto umidi perciò, se necessario, utilizziamo un deumidificatore per tenere sotto controllo la percentuale di umidità;
- Arieggiare con frequenza. L’ideale sarebbe esporre all’aria aperta il materasso, tuttavia è un’operazione spesso troppo scomoda e talvolta impossibile, soprattutto con modelli matrimoniali. Molto più semplice rimuovere il coprimaterasso e lasciarlo per qualche ora al sole per uccidere gli acari ed eliminare l’umidità accumulata. Lo stesso procedimento dev’essere effettuato per cuscino, lenzuola e coperte;
- Rimuovere la polvere. Gli acari si nutrono principalmente di cellule epiteliali morte, muffe, pollini ovvero tutte sostanze che si trovano nella polvere. Di conseguenza è fondamentale mantenere la camera da letto pulita, preferibilmente impiegando un aspirapolvere dotato di filtro HEPA.
Questo articolo è stato realizzato sotto la supervisione del dottor Pierpaolo Cameli, specializzato in Fisioterapia e Osteopatia riabilitativa.