Quali sono le caratteristiche dei materassi in poliuretano espanso?

In questo articolo di approfondimento vi presentiamo le caratteristiche dei materassi in poliuretano espanso, le differenze rispetto a memory foam e molle, e le opinioni dei consumatori.

Materassi in poliuretano espanso

Caratteristiche delle schiume poliuretaniche

Dal punto di vista strutturale il poliuretano espanso presenta una trama cellulare che racchiude tra le sue pieghe una percentuale molto alta di aria, questa caratteristica ne ha fatto uno dei materiali più utilizzati nell’isolamento termico, in elettrotecnica e per la costruzione di imballaggi sicuri e soprattutto leggeri.

Certo quando si parla di poliuretano si fa riferimento ad una vasta famiglia di polimeri che presentano appunto dei legami detti uretanici (per chi avesse poca dimestichezza con la chimica si tratta di composti organici a base di azoto), ma quello utilizzato nei materassi è un tipo di poliuretano a cellula aperta che quindi consente una buona traspirabilità, evitando quindi la proliferazione di acari e muffe.

Il poliuretano espanso utilizzato per i materassi presenta delle proprietà fisiche piuttosto interessanti per garantire riposo di qualità superiore rispetto ai materassi a molle, scopriamo quali:

Densità

Densita dei materassi in memory foam

Ad esempio la densità – ossia il peso per unità di volume – di questo tipo di materassi è estremamente bassa, proprio in relazione al fatto che la cellula aperta ospita molta aria. Ne consegue che, a parità di dimensioni, un materasso in espanso sarà molto più leggero di un materasso tradizionale, questo gli conferirà maggiore maneggevolezza che verrà apprezzata la mattina quando si dovrà rifare il letto. Per approfondire questa tematica ti consigliamo di leggere la nostra guida alla densità dei materassi in memory.

Resilienza

La resilienza definisce l’elasticità del materasso. Per ottenere questo valore si utilizza una sfera d’acciaio di misura standard che viene fatta cadere sul campione di schiuma poliuretanica.

Ovviamente anche per l’altezza dalla quale si rilascia la sfera viene fissato un valore standard. La sfera una volta colpito il campione rimbalzerà e proprio l’altezza che raggiungerà dopo il rimbalzo verrà misurata e andrà ad essere utilizzata come il parametro per misurare la resilienza.

Più alto è il suo valore, cioè più in alto rimbalzerà la sfera d’acciaio, migliore sarà la qualità della schiuma.

Portanza

Quanto deve essere duro il materasso per riposare bene?

Anche la portanza – la misura di resistenza ad un carico – è un elemento di vanto per i materassi in espanso, infatti rispetto ad un materasso di tipo tradizionale la capacità di resistere alle deformazioni dovute al peso dei materassi in espanso è molto più alto.

In questo modo potrete sdraiarvi sul vostro letto senza che questo ceda eccessivamente al vostro peso facendovi assumere delle posture innaturali. La portanza viene testata comprimendo un piatto di 323 centimetri quadri fino allo spessore che la ditta costruttrice intende usare.

Se ad esempio ci si è prefissati di avere un appiattimento del 25% sul campione si vedrà quanta forza occorrerà usare per ottenere quella deformazione, il valore della forza che abbiamo dovuto applicare, espresso in Newton, esprimerà la portanza del materasso. Più alto sarà questo valore più dura è la schiuma di espanso con la quale è stato costruito.

Ti consiglio di leggere la mia guida a quanto deve essere duro il materasso per dormire bene.

Compressione

La portanza non è da confondere con la resistenza a compressione che è la resistenza ad un carico.

Per testare la compressione dei materassi in espanso si applica una forza al campione fino ad ottenere una deformazione pari al 40% del suo spessore originale, anche in questo caso più sarà alta la forza necessaria a provocare tale deformazione più la schiuma di espanso sarà dura. La compressione, però, non si esprime in Newton ma in Kilo Pascal.

Perdita di portanza a fatica dinamica

Un’altra caratteristica importantissima per qualsiasi tipo di materasso è la perdita di portanza a fatica dinamica. Di questo fenomeno abbiamo tutti esperienza, sicuramente ci è capitato di acquistare un materasso nuovo e trovarlo estremamente duro salvo poi, con il passare del tempo, trovarlo sempre più soffice fino a quando la forma del nostro corpo non si è stampata permanentemente su di esso.

Per misurare la capacità del materasso di non perdere la portanza con l’uso, si utilizzano dei campioni che vengono sottoposti a ripetuti cicli di compressione e decompressione. Alla fine di questi cicli viene nuovamente effettuato il test di portanza.

Minore sarà la differenza tra il risultato del primo test e quello del test effettuato dopo i cicli di compressione e decompressione migliore sarà la qualità della schiuma poliuretanica.

Carico di rottura e allungamento

Questa è una delle caratteristiche fisiche più estreme che i materassi in espanso devono garantire. In pratica si applica al campione di schiuma una forza in trazione che ne provoca dapprima l’allungamento e poi la rottura.

Il carico di rottura si misura in Pascal, più il suo valore è alto più la schiuma risulterà resistente. Per effettuare questo test si sottopone la schiuma a due forze distinte e contrapposte tra loro. Il campione si allunga fino a rompersi.

A quel punto si misurano due valori: la percentuale di allungamento e la forza necessaria a rompere il campione. Più entrambi i valori saranno alti migliore risulterà essere la qualità del materiale.

Compression set

I materassi non verranno utilizzati in asettici laboratori ma in accoglienti camere da letto, per questo vengono sottoposti anche al test per definire il compression set.

Esso non è altro che la deformazione subita dal poliuretano espanso dopo essere stato compresso per un dato periodo di tempo e ad una data temperatura.

Tempo e temperatura utilizzati nel test sono quelli che il materasso dovrà fronteggiare nel suo normale utilizzo. Minore sarà la sua deformazione maggiore sarà la sua qualità.

Differenze tra poliuretano espanso e memory foam

Questi materiali sono piuttosto simili tra loro, considerate che il memory foam si ottiene miscelando le schiume poliuretaniche con ulteriori sostanze per rendere questo nuovo materiale termosensibile.

Differenze tra poliuretano espanso e memory foam
Differenza tra poliuretano espanso (a sinistra) e memory foam (a destra)

Differenze tra poliuretano espanso e molle

Negli ultimi anni le differenze tra materiali poliuretanici e materassi a molle si sono ridotte, perché, se da un lato sono diminuite sensibilmente le problematiche che affliggevano le prime generazioni dei materassi in poliuretano, dall’altro lato sono aumentante le performance delle strutture a molle grazie a presidi realizzati con molle insacchettate e zone a portanza indifferenziata.

Negli ultimi anni, molti produttori, stanno iniziando a produrre materassi ibridi dove sono utilizzate contemporaneamente entrambe le tecnologie.

Opinioni dei consumatori

Opinioni consumatori che usano un materasso in poliuretano espanso

Le opinioni in merito a questo tipo di materiale sono piuttosto discordanti specialmente se gli utilizzatori possiedono materassi in espanso di vecchia generazione, che tendevano a far sudare le persone che soffrono di caldo (problema risolto con i materassi in memory gel), affossare le persone troppo pesanti e produrre cattivo odore.

Quando si acquistano questi materassi è conveniente sempre testarli in negozio, specificando al venditore il proprio peso, eventuali patologie a carico di colonna vertebrale e apparato respiratorio e preferenze.

I nuovi materassi in espanso, grazie a nuove tecnologie costruttive che ne modellano la struttura e ne garantiscono portanza differenziata, densità personalizzabile e soprattutto ventilazione interna della struttura portante, hanno ridotto nettamente le vecchie problematiche riportate dai consumatori.

Migliori materassi in memory foam